LOANO (SV) – 31 maggio 2025. Una scena drammatica nel centro di Loano: Pegaso, un giovane molosso, è stato trovato cianotico, privo di sensi e vicino alla morte dopo essere rimasto chiuso per diversi minuti in una Mercedes parcheggiata sotto il sole. Il proprietario aveva lasciato accidentalmente le chiavi all’interno dell’auto, rendendo impossibile l’apertura immediata.
L’agonia di Pegaso: un passo dalla morte
Numerosi passanti hanno notato l’animale in sofferenza, ma l’auto era completamente sigillata. Solo l’arrivo di un fabbro, chiamato d’urgenza, ha permesso l’apertura del veicolo. Quando Pegaso è stato estratto, non respirava più: era in stato di incoscienza, con segni di grave ipertermia.
Il salvataggio: rianimazione e ossigeno
In quel momento cruciale è intervenuto Davide Castiello, volontario della Croce Verde di Torino, presente sul posto per caso. Con coraggio e lucidità, ha applicato le tecniche di rianimazione cardiopolmonare apprese per gli esseri umani, adattandole all’animale. Un passante ha fornito una bombola di ossigeno, mentre un veterinario, contattato telefonicamente, ha guidato l’intervento.
Dopo lunghi minuti di rianimazione, Pegaso ha ripreso a respirare e si è rialzato da solo, tra l’incredulità e la commozione dei presenti.
Pegaso salvo: ma quanti non ce la fanno?
Secondo le fonti veterinarie, bastavano pochi minuti in più e il cane sarebbe morto. Il suo salvataggio è un miracolo reso possibile da una catena di azioni rapide, competenti e solidali. L’episodio rilancia con forza la necessità di formazione nel primo soccorso animale e di una maggiore consapevolezza del pericolo mortale rappresentato dalle auto al sole.
Le autorità hanno avviato un’indagine per valutare eventuali responsabilità. Il caso rientra nel quadro del maltrattamento per negligenza, contemplato dall’Articolo 727 del Codice Penale.
Quando il caldo uccide: la responsabilità è umana
Ogni estate animali continuano a morire in auto per disattenzione, ignoranza o superficialità. Pegaso oggi è vivo. Ma quanti altri non ricevono soccorso, né giustizia?
